Michele Sarzilla, argento ai Tricolori di duathlon sprint

Michele Sarzilla, argento ai Tricolori di duathlon sprint

Post Author:

Barbara Cologni

Date Posted:

Aprile 2, 2023

Una stagione da inaugurare nel migliore dei modi: questo il pensiero di Michele Sarzilla alla vigilia dei Campionati Italiani Assoluto, Under 23 e a staffetta 2+2 di duathlon, disputati nel week end dell’1-2 aprile a Imola (BO) su un percorso tanto particolare quanto suggestivo, disegnato tutto all’interno dell’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari”. 5 km di corsa, 20 km di ciclismo e 2,5 km di corsa la distanza sprint da percorrere nell’individuale del sabato; 2 km di corsa, 6 km di ciclismo e 1 km di corsa quella super sprint nella staffetta 2+2.

E, in uno dei templi della velocità e della Formula 1, sabato 1 aprile “Sarzi” ha conquistato la medaglia d’argento in 52’36”, dopo un finale emozionante, in cui il podio è stato una questione di… secondi: Samuele Angelini (G.S. FF.OO.) ha tagliato per primo il traguardo in 52’33”. Franco Pesavento (Granbike Velo Club ASD), terzo, in 52’37”. Un podio che è identico a quello dello scorso anno.

«Mi sono divertito e non ho nessun rammarico – ha raccontato Michele Sarzilla dopo il traguardo –. Nella frazione ciclistica ho provato più di una volta a staccarmi, sapendo che se fossi entrato in zona cambio con Angelini e gli altri giovani non sarebbe stato scontato il podio, ma non sono riuscito. Poi, negli ultimi 2,5 km di corsa ho dato il meglio. Sicuramente gli obiettivi sono altri, questo è stato forse il primo allenamento di qualità dell’anno, sono contento per le sensazioni, tutte positive.»

Nella stessa gara top 20 anche per Eva Serena (1:01’37”), undicesima, ed Edoardo Petroni (54’37”), ventesimo al debutto con i colori del DDS-7MP Triathlon Team.  Stefano Micotti (55’06”) è giunto quarantaduesimo.

CLASSIFICHE COMPLETE

Domenica 2 aprile, nel Campionato Italiano a staffetta 2+2 di duathlon il “DDS-7MP” è stato ancora una volta protagonista, conquistando un ottimo sesto posto, con il tempo di 1:17’44”, dopo aver combattuto anche per il podio. A difendere i colori del team sono stati Stefano Micotti, Eva Serena, Edoardo Petroni e la giovanissima Sveva Parisi, chiamata a sostituire l’infortunata Denise Cavallini.

A vincere il Tricolore è stato il 707, in 1:15’25”.

LA PAROLA A COACH VEDANA

Fabio Vedana, dopo il Campionato Italiano Assoluto di duathlon sprint (sabato 1 aprile): «Bella gara in un contesto incredibile, che ci ha regalato grandi emozioni con i bolidi di Formula 1 negli anni e con i campioni multisportivi oggi. Finalmente una competizione riservata agli Elite; faccio i complimenti agli organizzatori e alla Federazione Italiana Triathlon capaci di mettere a punto un evento di alto livello. Michele ha fatto una gara onesta; è finita come nel 2022, rispetto all’anno scorso però non abbiamo nessun rimpianto. Lui ha fatto la sua prestazione, onore ad Angelini, protagonista di una performance superba e che ha vinto meritatamente. Michele è venuto a Imola per fare un ottimo allenamento e così è stato: ha portato avanti una gara intelligente, in controllo e che ci vede molto ottimisti per il futuro.

Bravi anche a Eva Serena, undicesima al traguardo e che ha condotto una frazione ciclistica di alto livello pagando poi un po’ di inesperienza in questo tipo di competizioni, a Edoardo Petroni, che al debutto con la nostra maglia ha conquistato il ventesimo posto, e a Stefano Micotti, quarantaduesimo».

Fabio Vedana, dopo il Campionato Italiano a staffetta 2+2 di duathlon (domenica 2 aprile): «È stata una prestazione più che onorevole, tra l’altro schieravamo anche una neodiciottenne, Sveva Parisi. È arrivato un sesto posto alla fine di una gara in cui siamo partiti da outsider e ci siamo ritrovati a giocarci anche il podio grazie soprattutto a una seconda frazione di livello di Eva Serena, con una prova in bicicletta stratosferica. Faccio i complimenti a tutti e quattro, capaci di onorare i nostri colori e i nostri valori. Torniamo a casa contenti, anche se un po’ di rammarico c’è, visto che la top 3 non era poi così lontana».

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