Michele Sarzilla è il nuovo campione italiano di triathlon sprint
Michele Sarzilla è il nuovo campione italiano di triathlon sprint
Post Author:
Barbara Cologni
Date Posted:
Ottobre 3, 2021
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Gli è riuscito anche questo: Michele Sarzilla, sabato 2 ottobre a Cervia, ha conquistato il suo primo titolo italiano di triathlon sprint. Di tricolori, nella sua bacheca ne figurano già parecchi – nel duathlon, nel triathlon olimpico, anche no draft -, ma quello sulla distanza più corta ancora mancava. Ed è arrivato alla fine di una competizione emozionante…
QUELLA CORSA DEVASTANTE
Il finale non era certo di quelli già scritti, perché prima di tutto lo sprint (750 m di nuoto, 20 km di ciclismo e 5 km di corsa) non è il triathlon preferito di Michele e poi perché al via c’erano tutti i migliori del panorama italiano, molti dei quali riescono a dare il meglio proprio su questa distanza.
Eppure… il primo a involarsi sulla spiaggia di Cervia verso il traguardo è stato lui. Nel gruppo dei migliori a nuoto e nel ciclismo, nella seconda parte della frazione di corsa ha fatto il… “Sarzi”, allungando la falcata, quasi a volare sull’asfalto, staccando uno dopo l’altro i diretti avversari. Coraggioso, incisivo e vincente, dando prova di quanto sia maturato sotto l’aspetto sia della personalità sia dell’approccio alla gara, in cui riesce, mantenendo la calma, a individuare e mettere in atto la strategia migliore.
Sarzilla ha fermato il cronometro a 51’31”, davanti a Gianluca Pozzatti (51’39”), campione italiano uscente.
SEREGNI, IOGNA PRAT E MICOTTI
Qualche rimpianto, ma anche una pronta analisi di quanto è stato guardando alle prossime gare con ottimismo e carattere: questo lo stato d’animo di Bianca Seregni e Luisa Iogna Prat, a cui in questo Campionato Italiano individuale di triathlon sprint è mancato quel “piglio” che ha caratterizzato le loro ultime performance ad alto livello.
Per loro una settima (Seregni, 58’26”) e ottava (Iogna Prat, 58’45”) posizione. Si è invece cucita sulla maglia il tricolore Alice Betto (57’31”).
Tra gli uomini, Stefano Micotti è giunto 18°.
A UN PASSO DAL PODIO
Nei Tricolori mixed relay 2+2, disputati domenica 3 ottobre sempre a Cervia, il DDS-7MP Triathlon Team si è classificato quarto, dopo essere stato tra i protagonisti assoluti per gran parte della gara.
Hanno difeso i colori della squadra presieduta da Luca Sacchi Luisa Iogna Prat, Stefano Micotti, Bianca Seregni e Michele Sarzilla.
300 m di nuoto, 5 km di ciclismo e 1,5 km di corsa, minitriathlon corso da ognuno dei quattro con la formula staffetta; 1:08’32 il loro tempo totale. I più veloci sono stati gli atleti delle Fiamme Azzurre (1:07’22”).
CLASSIFICHE COMPLETE CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE
CLASSIFICHE COMPLETE CAMPIONATO ITALIANO MIXED RELAY 2+2
LA PAROLA A SARZILLA…
Michele Sarzilla: «Ho fatto un ottimo nuoto, sono uscito con i migliori, e chi mi conosce sa che non è proprio la mia frazione preferita. Sapevo bene però che gran parte dei giochi si sarebbero decisi già alla fine dei 750 m in acqua. In bicicletta ci siamo ritrovati in 8 e abbiamo collaborato, riuscendo ad aumentare anche il vantaggio sul secondo gruppo. Ho cercato di mettere in atto la strategia più efficace, quindi spendere meno energie possibili. Di corsa ho usato più la testa che l’istinto, che in altre gare mi ha letteralmente… fregato; arrivato al giro di boa sono partito in progressione, senza mai guardarmi indietro; a darmi i riferimenti c’erano Vedana e Diamantini, le prime persone che devo ringraziare per il loro costante lavoro. Emozioni? È sempre bello vincere un campionato italiano, e questo per me vale doppio visto che tra l’altro è arrivato alla fine di una competizione che ha visto al via tutti i big, non mancava proprio nessuno all’appello…»
…E A SIMONE DIAMANTINI E FABIO VEDANA
Simone Diamantini si sofferma sulla gara delle donne e sulla mixed relay 2+2: «Nel Campionato Italiano individuale, In campo femminile potevamo sicuramente raccogliere risultati migliori. A fine gare ho parlato con Luisa e Bianca, che ho trovato arrabbiate per come è andata. È come se avessero lasciato qualcosa di incompleto. Queste sono gare così, in cui se impieghi un centesimo di secondo in più per pensare ti ritrovi… nelle retrovie, e così è successo.
Nella competizione a staffetta i ragazzi hanno mostrato un ottimo atteggiamento, una grande voglia di fare, e tutti e quattro sono stati protagonisti di una grande performance. Siamo stati in corsa per il podio fino a metà gara e più, quando alcune alleanze tra squadre – cosa più che legittima, anzi è il bello di questo tipo di competizioni – ci hanno… consegnato la medaglia di legno. Sono convinto che quello con il podio sia un appuntamento soltanto rimandato. Ci rivediamo il prossimo anno.»
Con Fabio Vedana ci concentriamo sulla gara maschile e su quella a staffetta: «La competizione degli uomini è stata a dir poco emozionante, con Michele che ancora una volta ha fatto vedere quanto sia desideroso di fare bene e arrivare davanti a tutti: ha dato forma ad aspirazioni e sogni mettendo in campo carattere e coraggio. A partire dal nuoto, dove è riuscito a stare con il primo gruppo, e poi di corsa, frazione in cui ha impostato un ritmo con il quale ha staccato a uno a uno tutti i diretti avversari, tutti i migliori del panorama nazionale della triplice. Michele oggi è stato la prova che vince chi lo vuole davvero: lui teneva tantissimo ad aggiudicarsi un titolo tricolore che ancora mancava nella sua bacheca e che, in quanto a distanza, è il meno indicato per le sue caratteristiche. Come spesso ripeto, più dell’aspetto metabolico conta quello mentale.
Si è difeso bene anche Micotti, che ha chiuso in 18^ posizione.
Nella mixed relay 2+2 ci siamo difesi. Quella di Cervia è stata una gara molto corta, forse troppo, sicuramente al limite del regolamento, perché 300 m di nuoto, 5 km di ciclismo e 1,5 km di corsa per un totale di 15 minuti di gara è più una competizione da attività giovanile che da mixed relay assoluto. Avendo tra le nostre caratteristiche principali e più forti la resistenza, ovviamente, abbiamo pagato pegno a chi è più veloce e su questo terreno più competitivo di noi. Quindi, grande merito a Fiamme Azzurre, Raschiani e 707 che ci sono arrivati davanti.»